venerdì, settembre 29, 2006

Interrogazione sulla sede della Circoscrizione n. 1

Nella seduta di mercoledì ho illustrato l’interrogazione sulla sede della Circoscrizione n.1. L’assessore competente, Daniela Noli, ha risposto che sta collaborando con il titolare della delega al Patrimonio per trovare una sede adeguata alle funzioni politiche ed amministrative della Circoscrizione, ma sta incontrando non poche difficoltà nel reperire un immobile adeguato. Scartate le ipotesi della Casa della Madri (via Bacaredda) e della Scuola Mereu (via Badas), l’assessore sostiene che potrebbe aprirsi uno spiraglio per l’ex Liceo Artistico (piazza Dettori)o che potrebbe seguire la strada dell'acquisto di altro immobile con il ricavato della vendita della vecchia sede di via S. Giovanni. Ho dichiarato la mia soddisfazione per l’impegno, ma resto in attesa di risultati concreti.

Ciao Giorgio

Non servono le parole in questi casi. Forse l'immagine che "parla" più di ogni discorso retorico è quella della moglie che indossa il cappello da alpino del marito caduto in terra straniera. Un'immagine dell'Italia più vera, un salto dalla fredda cronaca alla quotidianità. Mi impressiona vedere la semplicità dei familiari dei nostri caduti, delle loro case, dell'orgoglio con cui i genitori ricordano i loro figli. Una quotidianità che stride con i discorsi accademici ed ampollosi di politici e giornalisti.

martedì, settembre 26, 2006

Mozione su WI-FI approvata quasi all'unanimità.


La mozione sulla WI-FI presentata dal sottoscritto e dai conss. Carta e Angius è stata unificata a quella analoga, presentata dai colleghi del centro-sinistra. Risultato: l’aula ha approvato il nuovo documento quasi all’unanimità col solo voto contrario del cons. Ben Amara. Grazie a coloro i quali hanno votato a favore inizia per la città un progetto di modernizzazione, che permetterà ai cittadini ed anche ai turisti di navigare gratuitamente su internet tramite la tecnologia senza fili. Nei centri culturali, nei parchi, nelle biblioteche presso gli uffici del Comune e in tanti altri luoghi pubblici sarà possibile accedere al WEB gratuitamente col proprio palmare, con il cellulare o con il PC portatile. E tutto questo potrà accadere con una spesa irrisoria rispetto alle cifre che vengono stanziate per altre voci nel bilancio comunale, senza aprire le strade, senza creare disagi a nessuno. Anche il Sindaco ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa e ha detto che la Giunta punterà a dotare la città della tecnologia più avanzata: quella della WI-FI max. Cagliari sarà un passo più avanti di altre città italiane ed europee con la Wi-Fi di ultima generazione!

venerdì, settembre 22, 2006

Interrogazione su ordine pubblico nel centro storico

A pochi giorni dall’ennesimo episodio di delinquenza nel centro storico della città presenterò questa interrogazione, affinché si diano finalmente risposte concrete.

Il Bastione. La terrazza Umberto I del Bastione S. Remy, recentemente ristrutturata è oggi resa più accogliente dalla presenza di alcuni locali notturni, che, oltre ad allietare le serate dei Cagliaritani, hanno contribuito a “ripulire” un po’ l’ambiente. Tuttavia restano nei paraggi questi balordi che si divertono a tirare le panchine giù dalla terrazza e ad aggredire i passanti.

Villanova e Stampace. Questi quartieri soffrono maggiormente nei mesi invernali: quando riaprono i locali al chiuso e gli abitanti soffrono per via dei passi carrai occupati, dei portoni scambiati per vespasiani, risse ed altri atti di vandalismo (tipica è la rottura dello specchietto della macchina).

Sono problemi di ordine pubblico e come tali devono essere affrontati. Troppo spesso consiglieri circoscrizionali e comunali hanno cercato di dare solo risposte attinenti alla ZTL: come se un balordo durante un’aggressione potesse desistere perché preoccupato dal pensiero che è scoccata l’ora in cui inizia la limitazione del traffico! Sarebbe un singolare caso di recesso attivo o pentimento operoso!
Né si può pensare, come qualcuno ha fatto, di istituire una sorta di coprifuoco: perché dovrebbero cadere anche su chi è in regola le colpe di quei quattro gestori che non rispettano le norme vigenti?
Occorre, invece, più vigilanza: si deve coordinare l’azione dei Vigili Urbani con quella delle Forze dell’Ordine: questa è l’unica soluzione. Lo è anche per i problemi di traffico. Proprio stamattina, in pieno giorno, un idiota si è messo in doppia fila, impedendomi di uscire. Dopo una decina di minuti di clacson ho finto di telefonare al carro attrezzi ed il “nostro”, che mi osservava da una finestra, a quel punto si è precipitato a spostare la macchina senza alcun cenno di scusa. Non si è infilato nel parcheggio dal quale io sono uscito, che era libero e gratuito, ma si è “fiondato” ad occupare quello riservato ai disabili! Per comportamenti di questo tipo, che di notte sono assai frequenti, ci vuole un cartello, un quarto d’ora in più di ZTL o basterebbe un vigile? Il problema è che questi signori non hanno nemmeno il minimo timore che passi un vigile, perché sanno che di notte per strada ce ne sono ben pochi. E lo sanno benissimo anche quelli che tirano le panchine, che imbrattano i muri e aggrediscono i passanti. E’inutile, allora, girarci intorno: una maggiore vigilanza è l’unica soluzione ed è quello che ci stanno chiedendo i Cagliaritani.


Ecco la bozza dell'interrogazione che protocollerò lunedì.

Interrogazione urgente sull’ordine pubblico nel centro storico della città.


Il sottoscritto, consigliere di Alleanza nazionale


PREMESSO

Che la recente aggressione di alcune persone sopra la terrazza del Bastione S. Remy è l’ultimo episodio in ordine cronologico di una serie di fatti che destano preoccupazione nella cittadinanza: atti vandalici, altre aggressioni e perfino il lancio delle panchine verso le vie limitrofe;

Che tale situazione, se non viene tenuta sotto controllo, rischia di degenerare e di vanificare gli sforzi di amministratori comunali ed operatori commerciali per rivitalizzare la zona;

Che in al Bastione, ma anche in altri zone della città, gruppi di balordi giungono al punto di occupare stabilmente porzioni di suolo pubblico, creando specie di enclave infrequentabili

Che problemi simili si verificano, seppur in forme diverse e con cadenza stagionale, nei rioni Stampace e Villanova, dove nei mesi invernali l’ordine pubblico viene turbato da aggressioni, atti di teppismo e altri fenomeni di incivilità

INTERROGA

Il Sindaco di Cagliari per conoscere quali iniziative intenda porre in essere al fine di evitare che il centro storico divenga una “zona franca” per balordi e teppisti e che venga recato pregiudizio sia agli abitanti, sia a quegli imprenditori che gestiscono le loro attività nel rispetto della legge.

venerdì, settembre 15, 2006

Addio ad una grande italiana libera.


Una grande giornalista, una donna libera, una grande personalità che affrontava la vita con passione. Tanti vigliacchi si sono scagliati contro di lei, carichi di odio e di invidia, ma non facevano che rendere ancora più evidente la sua superiorità e la sua forza. Avevo profonda ammirazione per questa persona e per il suo coraggio, a prescindere dalle idee che professava.

Articolo de "Il Giornale di Sardegna" sulla Wi-Fi

Ieri mattina abbiamo tenuto una conferenza stampa sull'argomento.
Quello che segue è l'art. apparso su "Il Giornale di Sardegna"

Internet per tutti con la tecnologia wi-fi. È il vento della tecnologia che unisce destra e sinistra al comune. L'installazione di di un sistema di accesso gratuito ad internet mediante la tecnologia wi-fi. Cioè senza cavo e sfruttando la rete di connessione del comune. «La nuova generazione in consiglio è presente e batte un colpo con questa mozione dal contenuto avveneristico», ha detto il capogruppo An Serra, e Carta, Udc, sostiene che «il servizio sarà utile per cittadini, studenti e turisti », mentre Angius, Riformatori, spiega che il «costo di un’operazione di questo tipo è basso. Un’antenna per Wi-Fi collegata ad un router per una piazza di medie dimensioni costa 500 euro» e che se il comune accettasse «darebbe un servizio di qualità, a basso costo ai suoi concittadini», nel quadro di una «politica di rinnovamento tecnologico già avviata dalla giunta». E oggi il progetto identico sarà presentato dai consiglieri dell'opposizione. I due Cugusi poi Cozzolino, Perra, Scano e Zedda.■EN.NE.

lunedì, settembre 11, 2006

Mai dimenticare!

Un pò di rassegna stampa.

Presto sul sito creerò una sezione appostia.
Per ora bisogna accontentarsi un pò.
Ecco gli articoli degli ultimi giorni ancora non riportati su questo blog.

Da “Il Giornale di Sardegna”

Abbanoa e internet senza fili neoconsiglieri alla riscossa
Sfida all'ultima mozione tra Serra e Cugusi. La denuncia di Casu: troppi anziani morti soli
Stefano Ambu stefano. ambu@ epolis.sm ■
Internet gratis per tutti. Non lo dice Nicholas Negroponte, guru e nonno telematico, ma Alessandro Serra (An) insieme a Paolo Carta (Udc) e Angius (Riformatori). Forse è la più avveniristica mozione mai vista nella storia del Consiglio comunale di Cagliari. Una delle tante presentate in queste settimane. Quasi tutte dai consiglieri comunali che sino a due mesi fa non sapevano di che materiale fossero fatti i banchi dell'aula di via Roma. Mozioni, poche emozioni. Ma soprattutto interrogazioni. Tra Alessandro Serra e Claudio Cugusi (Prc- Se) è quasi un'Italia-Germania 4 -3. IL GOL DELLA VITTORIA, però, lo piazza Rivera-Serra. Ecco Cugusi: ordine del giorno “inerente all'indulto”, ancora odg “per fronteggiare l'emergenza povertà nella città di Cagliari e tripletta con l'interrogazione “sulla campagna di comunicazione avviata dall'assessore al p at r i m o n i o ”. Ma Serra, però, è sempre in partita: mozione “per l'installazione di punti di accesso gratuito ad internet mediante la tecnologia Wi-fi”, interrogazione “sulla mancata proroga da parte della società Abbanoa dei termini per la presentazione dei documenti richiesti alla cittadinanza”, un'altra “sul rischio che alla città di Cagliari non venga riconosciuto lo status di area metropolitana”. E infine (e questa è la mossa che lo fa diventare capocannoniere dei consiglieri) interrogazione sull'assegnazione di una sede alla circoscrizione numero uno (centro storico). Da Castello e Villanova a Beirut e Gerusalemme: Massimo Zedda (Ulivo-Ds) è tra i promotori della mozione per un “appello alla pace in Medio oriente”. Bello. Anche se di solito quando si discute di queste cose mezzo Consiglio va a fumarsi una sigaretta. TRA I CONSIGLIERI es or di en ti debutta con un'interrogazione anche Paolo Casu dei Riformatori: “interventi urgenti di politica sociale a salvaguardia degli anziani”. Urgenti perché come ricorda Casu negli ultimi tre mesi ci sono stati almeno quattro drammi della solitudine. Con anziani ritrovati in casa. Soli e morti da alcuni giorni. Per la seduta del ritorno in aula, l'altra parte del programma, a parte un' interrogazione di Maurizio Porcelli (Forza Italia) sulla continuità territoriale (ma oggetto del contendere sono i punti Mille miglia dell'Alitalia che non c'è più: come si fa?), è quello di due mesi fa. Il clou sarà l'elezione dei vicepresidenti: centrodestra (lotta tra Businco e Vargiu) e centrosinistra (sfida a tre tra Espa, Selis e Giorgio Cugusi) cercheranno di risolvere i loro problemi ventiquattro ore prima del ritorno in assemblea. ■




Da “La Nuova Sardegna”

Manifattura? «Al Comune»


An contro la Regione che «si tiene» il monumento



STEFANIA SIDDI


CAGLIARI. C’è un tesoro nascosto a Cagliari che molti cagliaritani non conoscono: è un grande complesso sorto nel ’500, con tre piani, seminterrati, una cappella votiva, giardini pensili e ringhiere in stile liberty. Un oggetto un po’ misterioso di cui tutti hanno sentito parlare ma che in pochi hanno visto, anche perché è nascosto nel cuore della città. Si tratta della ex-Manifattura tabacchi, un gioiello architettonico che si estende su 90 mila metri quadri a partire dal viale Regina Margherita, che da quando è stata dismessa dallo Stato nel 2002 non ha trovato una degna destinazione d’uso. A denunciarne lo stato di abbandono e a sospettare una congiura del silenzio è un gruppo di esponenti di Alleanza Nazionale, che in una conferenza stampa ieri a Cagliari ha voluto riportare la questione all’attenzione dell’opinione pubblica. «Questo è un problema di grandissima importanza - ha detto l’ex sindaco Mariano Delogu - perché si tratta di uno dei monumenti più belli e importanti della città». Edificato intorno al 1500 come convento di frati, fu distrutto dagli spagnoli nel 1717 e fu ceduto al Comune nel 1860, diventando poi sede della manifattura tabacchi fino al 1998. Nel 2004 dopo grandi difficoltà è stato ceduto alla Regione e da allora, salvo rare eccezioni, sul caso è caduto il silenzio. «Eppure - ha sottolineato Antonangelo Liori - si tratta di un bene di grande valenza storica e urbanistica e di importanza strategica per le sue dimensioni e per la sua posizione, che dovrebbe rientrare nei piani di recupero del centro storico, ma soprattutto essere restituito ai cittadini». «Non abbiamo idee precostituite - ha precisato Alessandro Serra - e vogliamo coinvolgere la gente in un concorso di idee e per farlo apriremo a breve un sito per accogliere idee e proposte, perché a differenza di chi parla di democrazia partecipativa, non vogliamo che siano pochi a prendere decisioni nelle segrete stanza». Secondo voci ufficiose si vorrebbe farne una foresteria per i consiglieri regionali o un centro di produzione cinematografica, ma gli esponenti di An contestano entrambe le proposte. L’assessore alla cultura del Comune Giorgio Pellegrini pensa a un centro polifunzionale come il Forùm di Parigi, ossia uno spazio con un museo, gallerie, luogo di shopping e di ristoro, di intrattenimento e aggregazione. E potrebbe anche esserci posto per ‘l’Astronave’ - ironizza.
«Purtroppo oggi i cagliaritani non ne possono usufruire visto che la Regione ha negato il permesso di apertura al pubblico anche in occasione di Monumenti Aperti con una motivazione assurda e incomprensibile. Noi però - ha continuato Pellegrini - riteniamo che la ex Manifattura dovrebbe essere di competenza del Comune e vogliamo che si apra un contenzioso con la Regione».










LUNEDÌ, 11 SETTEMBRE 2006
Pagina 15 - Cronaca
«Siamo metropoli o mini capoluogo?»
Ricomincia l’attività politica domani c’è consiglio comunale
Un nodo importante sarà lo «status» riconosciuto alla città
CAGLIARI. Il consiglio comunale ricomincia domani con temi di ordinaria amministrazione e una grande questione politico-amministrativa che si potrebbe riassumere in una domanda: riuscirà Cagliari a restare una città metropolitana? Il dubbio nasce da una battuta del presidente del consiglio Prodi a proposito delle aree metropolitane: secondo lui, in sostanza, la legge andrebbe riformata e questo status riconosciuto a Milano, Roma, Torino e poche altre. Genova ha protestato e il Governo ha dato ampie rassicurazioni al sindaco di quella città: il capoluogo ligure resterà incluso nell’elenco. E la piccola Cagliari tra l’altro sempre più spopolata grazie, anche, alla inesistente politica della casa dell’amministrazione Floris?
Il rischio che Cagliari nella riformulazione della legge non venga di nuovo riconosciuta area metropolitana viene ventilato dal consigliere comunale di Alleanza Nazionale Alessandro Serra. Appena insediato il consiglio Serra ha lanciato subito il problema con un’interrogazione protocollata il 29 agosto scorso. Adesso è all’ordine del giorno dei lavori del consiglio di domani al punto 22.
Dice Serra: «Significherebbe che Cagliari non avrebbe poteri simili a quelli che adesso hanno le province. Io credo - continua il consigliere - che questa sarebbe una diminuzione grave». Il potere prima di tutto? «Il poter contare e incidere, prima di tutto - risponde Serra -. Credo che istituire otto province sia stato un errore, ma se in un quadro amministrativo come quello attuale Cagliari non avesse riconosciuto lo status di area metropolitana, sarebbe un problema. Sarebbe un passo indietro». Serra ammette che il capoluogo finora ieri e oggi non ha brillato per capacità di dialogo con le amministrazioni confinanti e non ha messo in mostra qualità di, come si dice, leadership. «Ma questo non significa che adesso si debba accettare di fare un passo indietro, casomai bisogna cominciare a pensare in un logica diversa. Bisogna riconoscere che Cagliari è una città che dà servizi a tutta la regione, che riceve ogni giorno migliaia di pendolari al lavoro qui cui deve dare servizi e molti di questi sono cagliaritani andati altrove perché in città non si potevano permettere una casa. Lo status di area metropolitana per molti è quella ‘cosa’ che si fa quando si mette in piedi un consorzio di bus come il Ctm. Invece, lo sappiamo, è prima di tutto una visione d’insieme per affrontare i problemi comuni in modo omogoneo e anche per finanziarne le soluzioni. Inoltre - continua il consigliere - non dimentichiamo che Cagliari è sottorappresentata in consiglio regionale e questo, se non ricevesse lo status di area metropolitana, sarebbe un ulteriore motivo per penalizzarla. Anzi, per continuare a penalizzarla».
Per ora Serra si limita a chiedere al sindaco di Cagliari di «cominciare a protestare». Posto in questo modo, però, il problema sembra un tantino svilito: su una questione di tale portata non sarebbe stato meglio promuovere «dibattito & consenso» anziché lanciarla con un’interrogazione finita al punto 22 dell’ordine del giorno? «Volevo porre il problema subito - dice Serra - ma ne parlano anche vari consiglieri dell’opposizione insomma non è una questione che può essere trattenuta fra i temi di parte». Il primo argomento all’ordine del giorno di martedì sarà l’elezione dei vice presidenti del consiglio comunale. Segue l’elezione della commissione elettorale comunale e la nomina del collegio dei revisori dei conti per il prossimo triennio con la deteminazione del numero e composizione delle commissioni consiliari permanenti e l’elezione dei componenti di queste commissioni.
Tutti passaggi obbligati e non rinviabili, cui seguono vari argomenti di tipo urbanistico. Quando dovrà aspettare lo status di area metropolitana per diventare un problema su cui il consiglio comunale si vorrà impegnare a discutere? (a. s.)

Da “Il giornale di Sardegna”
La Manifattura dei desideri: mille progetti andati in fumo
Dopo le battaglie per riprendere allo Stato lo stabile dove un tempo si lavorava il tabacco, il futuro è sempre più incerto: molti piano ma ancora nulla è stato fatto
Alessandra Loche cagliari@ epolis.sm ■
È un mondo difficile, diceva una canzone, vita intensa e futuro incerto. Lo sa bene la ex Manifattura Tabacchi. Al centro della città e di numerose proposte, e polemiche, per il suo riutilizzo. Idee, manifestazioni, che non sono mai riuscite ad andare in porto. La struttura è rimasta chiusa. Dal 2000. Quando ancora era un bene dello Stato. Ma il passaggio, tre anni dopo, nel patrimonio della Regione non ha portato nessun cambiamento. Nonostante la pioggia di idee presentate dai gruppi politici e dai sindacati. Tra cui, la proposta dei Riformatori di avviare un trasferimento dei beni - passati dallo Stato alle Regioni - fino ai Comuni. L’ultima idea, solo in ordine di tempo, è made in Alleanza Nazionale. Che ha riacceso i riflettori sui 90mila metri cubi di immobile all’ingresso di Cagliari. Una struttura che potrebbe diventare una piccola città dentro il capoluogo. «Ospitando enti culturali», ha precisato il consigliere comunale Alessandro Serra, «musei, e punti commerciali e di ristorazione. Crediamo che debba essere uno spazio pubblico, un centro di attrazione per i turisti e i cagliaritani». E quindi, anche un percorso per collegare l’area del porto alle vie storiche e commerciali. Un ’idea ancora in evoluzione però, dove il punto fermo è uno solo: restituire il bene ai cittadini. Gli stessi che An ha invitato per esprimere proposte - che poi diventeranno ordini del giorno che i consiglieri presenteranno alle istituzioni - su come vorrebbero sia utilizzata l’ex Manifattura. «Una struttura ricca di storia», ha ribadito Serra, «vogliamo squarciare il velo di silenzio che è sceso intorno all’edificio, aprendo un dibattito a cui possono dare un apporto tutte le forze politiche». Condivisione della scelta è quindi diventata la parola d’ordine: chiunque potrà esprimere, nel sito internet che sarà realizzato, le proprie idee. «Per evitare che il futuro dell’ex Manifattura tabacchi», ha aggiunto il consigliere regionale Antonello Liori, «possa essere deciso nelle segrete stanze come è accaduto per il piano paesaggistico regionale ». L’ipotesi - che si sta facendo strada - che la struttura possa essere destinata a nuovi uffici per i consiglieri regionali è quindi stata subito cestinata dagli esponenti di Alleanza Nazionale: «Deve essere restituita ai cagliaritani». Dopo sette anni, quindi, l’ex Manifattura potrebbe ora riaprire le porte alla città. Sempre che la nuova campagna per il suo riutilizzo non finisca in cenere come quelle passate. Già negli anni scorsi, infatti, si è ipotizzato che potesse diventare un quartier generale per avviare un’indus tria del cinema a Cagliari. Tante idee, risultati nulla. Tutto chiuso, almeno per ora.

domenica, settembre 10, 2006

Compagni avanti gran partito o gran partenza?


Leggo oggi su Libero che il compagno Bertinotti, noto per il suo buon gusto e il suo fare aristocratico, avrebbe usato l'aereo di Stato per recarsi in vacanza a Quiberon, località esclusiva della costa bretone. Avrei potuto scrivere un post lunghissimo su questo fatto, ma credo che la vicenda sintetizzi efficacemente tutte le caratteristiche della sinistra "al caviale" italiana.

sabato, settembre 09, 2006

Su Sardegna oggi

http://www.sardegnaoggi.it/notizie.php?notizia=7748

La nostra conferenza stampa, raccontata da Sardegna Oggi

Articolo de "L'Unione Sarda" sulla Manifattura Tabacchi

La proposta alternativa presentata da Mariano Delogu: uno spazio per la comunità con attività commerciali e culturali


Manifattura, no all'onorevole hotel


An: la Regione vuole farci una foresteria per i consiglieri
Abbandonata a se stessa dal 2002, l'ex Manifattura tabacchi deve tornare finalmente a nuova vita. Quei 25 mila metri quadrati (90 mila i metri cubi) racchiusi tra viale Regina Margherita, via XX Settembre e via Lanusei devono restituiti ai cagliaritani, che ne farebbero un nuovo centro di aggregazione con negozi, ristoranti e musei. «Certo non consentiremo si trasformi in un ritrovo per consiglieri regionali, come si dice vorrebbe fare la giunta». proposte e polemicheLa proposta-denuncia è dei vertici di Alleanza Nazionale che, quattro anni dopo aver evitato la cessione dell'immobile ai privati, raduna tutte le sue componenti politiche (Mariano Delogu, senatore e coordinatore regionale; Antonello Liori, presidente provinciale; Sandro Usai e Giorgio Pellegrini, assessori alla Pubblica istruzione e alla Cultura; Ignazio Artizzu, capogruppo in consiglio regionale; Alessandro Serra, consigliere comunale), organizza un incontro con la stampa, spiega i suoi progetti e, tra un'idea e l'altra, spara una bordata al governo regionale di centrosinistra: «Sulla Manifattura c'è una congiura del silenzio», ha sottolineato Giorgio Pellegrini, «e mentre in città pochi sanno che esistono questi spazi inutilizzati, qualcuno pensa addirittura di trasformarli in una foresteria per consiglieri regionali. Un'assurdità», ha aggiunto Mariano Delogu. la destinazioneI muri nascondono un insieme di edifici vecchi cinquecento anni. Un terreno vastissimo di cui la città non ha mai potuto usufruire, ideale collegamento tra il mare e il Bastione, tra la Marina e Villanova. Enorme il suo valore storico e, ovviamente, urbanistico. Per secoli là dentro hanno lavorato il tabacco: «È arrivata l'ora di rimpossessassi di un complesso architettonico che potrebbe rappresentare un importante momento di crescita per Cagliari», ha detto Alessandro Serra. Asse tra il porto e la passeggiata coperta in Castello, «vorremmo realizzare uno spazio che ricordi i vecchi Fori romani», ha specificato l'assessore Pellegrini, «cioè punti di aggregazione in cui creare attività commerciali, di ristoro, culturali, di incontro. Magari realizzare un museo. Ci sono giardini pensili, viali alberati. Diventerebbe un nuovo centro urbano. Cagliari ne ha bisogno, soprattutto in vista della trasformazione di via Roma in isola pedonale e per combattere la fuga dei consumatori, tutti in fila verso i grandi centri commerciali lontani dalla città. E poi abbiamo un enorme vantaggio: la struttura è pronta, non c'è nulla da demolire né da costruire. Basta ristrutturare quello che già esiste. Altro che il "confuso" progetto regionale Betile, museo faraonico e inutile da 50 milioni di euro». la battagliaFin qui le proposte. Resta un problema: l'iniziativa è di un singolo partito, tra l'altro all'opposizione in consiglio regionale. Realizzare il progetto non sarà affatto semplice. «Ma noi condurremo questa battaglia con grande orgoglio», ha sottolineato Antonello Liori: «An ha deciso di impegnarsi a tutti i livelli, vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica per trovare la giusta collocazione a un bene che ha importanza storica e urbanistica, dalla posizione bellissima e inserita in un centro storico da rivitalizzare». Dall'altra parte c'è il governo Soru, «che vuole spendere cifre spropositate per musei e lungomare quando abbiamo edifici pronti all'uso», ha denunciato Delogu: «È un problema di grandissima importanza. La Manifattura è l'oggetto misterioso di Cagliari. Non si vede da nessuna parte, eppure è uno dei monumenti più importanti che la città ha mai avuto. Com'è possibile che resti buttato così?» la congiuraIl sospetto in An è che il centrosinistra tenga volutamente sotto silenzio l'esistenza di questi spazi. «Da quando An li ha conquistati quattro anni fa», ha accusato Pellegrini, «nessuno ne ha più parlato se non per ipotizzare un loro uso come foresteria per i consiglieri regionali. Fesserie. È un complesso straordinario, da restituire alla città». Naturalmente, hanno tutti assicurato in coro, le decisioni sarebbero prese collettivamente: «Non faremo come la Regione per il Piano paesaggistico», hanno giurato Liori e Serra, «non decideranno pochi intimi». Ma che alla fine il progetto vada in porto o no, rimane una certezza: «Quello che è di Cagliari deve essere a disposizione di Cagliari», ha specificato Delogu, «è la città che deve decidere la destinazione urbanistica dell'ex Manifattura». Andrea Manunza

09/09/2006
Enorme il valore storico e urbanistico di quei 90 mila metri cubi racchiusi tra viale Regina Margherita, via XX Settembre e via Lanusei, per secoli utilizzati per produrre sigari e sigarette.

09/09/2006

venerdì, settembre 08, 2006

Convocato il Consiglio Comunale


Il Consiglio Comunale è stato convocato per il giorno 12 c.m. alle ore 17.30
Vi ricordo che si può assistere alle sedute dai posti collocati al 3° piano del palazzo civico di via Roma.

Se volete consultare l'o.d.g., collegatevi al link qui sotto.
http://www.ufficiostampacagliari.it/comunicati

Conferenza stampa sulla Manifattura

E’iniziata questa mattina la mobilitazione di Alleanza nazionale per rompere il silenzio che ha avvolto il futuro della ex Manifattura Tabacchi, da quando grazie ad una battaglia del nostro partito, è stata strappata alla cartolarizzazione statale e assegnata alla Regione Sardegna. Durante una conferenza stampa indetta dal presidente provinciale, Liori, alla presenza del senatore ed ex sindaco Mariano Delogu, abbiamo illustrato un’iniziativa che intende coinvolgere i cittadini cagliaritani: infatti non solo saranno presentati degli o.d.g. negli enti locali, dalla Regione al Comune fino alla Circoscrizione, ma verrà anche attivato un sito internet per raccogliere le proposte dei cittadini sul futuro utilizzo dell’immobile. “Non partiamo da proposte chiuse – ha affermato l’assessore alla Cultura, Giorgio Pellegrini-,ma immaginiamo un grande spazio pubblico, una sorta di forum che comprenda attività commerciali, di ristorazione, culturali e di intrattenimento sino alla semplice aggregazione: qualcosa di simile al parigino Forum les Halles”. AN intende rompere il silenzio, aprire un dibattito, ma con un punto fermo: sul futuro della Manifattura decide Cagliari.

Cagliari WI-FI, presentata la mozione.


Con i colleghi Angius e Carta abbiamo deciso di presentare una mozione (prot. N. 19 del del 6-9-2006) per impegnare la Giunta a creare dei punti di accesso gratuito ad internet mediante la tecnologia WI-FI. In altre parole, chiediamo di dare la possibilità a professionisti, studenti e turisti di poter navigare in rete con il proprio palmare o il PC portatile presso le sedi universitarie, gli uffici comunali e i luoghi di interesse turistico. Un’idea che costerebbe poco alle casse comunali e porterebbe non pochi benefici a Cagliaritani e non.

mercoledì, settembre 06, 2006

Ridate ai Cagliaritani l'ex manifattura tabacchi


Alleanza nazionale si mobilita e lancia un appello ai Cagliaritani per squarciare insieme il velo di silenzio che è calato sulla vicenda della ex manifattura tabacchi: 90 mila metri cubi, tra edifici e grandi cortili, che, evitando un uso inadeguato o scellerate speculazioni, devono essere restituiti alla città per un uso pubblico polivalente. I particolari dell’iniziativa saranno illustrati venerdì mattina durante la conferenza stampa che si terrà presso il locale “next door”, di fronte alla manifattura stessa, alla quale saranno presenti oltre al sen. Mariano Delogu, i consiglieri regionali, comunali e circoscrizionali di Alleanza nazionale.

venerdì, settembre 01, 2006

Sopralluogo in piazza Garibaldi


In seguito ai numerosi articoli apparsi sulla stampa sul vandalismo in piazza Garibaldi, ho effettuato questa mattina un sopralluogo. La piazza da poco è stata oggetto di un restauro da parte del Comune di Cagliari, vanificato dall'azione costante degli imbrattatori e delle "gang" di balordi che frequentano il luogo. Credo che sia il caso di riaprire il discorso su quel progetto che venne sottoposto nella precedente consiliatura al parere consultivo della Circoscrizione n.1 e che prevedeva un intervento radicale sulla piazza, rendendola fruibile più facilmente per anziani e per i bambini che vogliono fare una corsetta o un giro sul triciclo (qualcosa di simile alla piazza S. Cosimo). Il progetto fu messo da parte perchè i fondi furono dirottati ad altri scopi, anch'essi fondamentali per la città (edilizia popolare). Rintengo, infatti, che il modo migliore per tenere pulita una piazza sia quella di farla frequentare da persone civili: se un luogo è ben frequentato di solito i gruppuscoli di balordi si fanno da parte. Piazza Garibaldi deve essere restituita alle mamme con la carrozzina, alle coppie di innamorati, ai nonni che prendono il fresco. Presto presenterò un'iniziativa in Consiglio per sollevare la questione.
Guarda le foto
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