domenica, gennaio 29, 2006

Primarie?

Ai tanti riti della politica, come se non bastassero, ne é stato aggiunto un altro: quello delle primarie del centro-sinistra. Siamo giunti ormai alla fine di questa iniziativa e questa notte probabilmente sapremo ciò che tutti sanno già: il candidato alla carica di sindaco dell'Ulivo sarà l'on. Gianmario Selis. Ogni dubbio, se qualcuno ne aveva, é stato fugato dal tempestivo "riconoscimento" tributato ad uno dei concorrenti, il prof. Gianni Loy, in piena campagna per le primarie. La competenza e l'onesta' del professore universitario non si discutono, ma perché non nominarlo prima? Perché, salvando le apparenze, non nominarlo dopo le primarie? Insomma, al di là della novità di facciata, rimangono le vecchie logiche di spartizione delle poltrone e se si inizia già prima delle elezioni... Durante le primarie che confermarono la leadership di Romano Prodi, chi osava muovere la benché minima critica a tale meccanismo o manifestare perplessità sui dati dell'affluenza veniva subito ammonito: "Non osate insultare i cittadini che si sono recati in massa a partecipare a questa grande manifestazione democratica". Nessuno ce l'ha con i cittadini, da qualunque parte siano schierati, ma con chi cela col manto della primarie una mera spartizione di poltrone "alla vecchia maniera".

venerdì, gennaio 27, 2006

Nuovo asfalto per il corso Vittorio Emanuele

Questa mattina l'assessore Lorrai, su richiesta della circoscrizione, ha comunicato che il corso Vittorio Emanuele sarà asfaltato per sanare tutte le buche e avallamenti che rendono pericoloso il transito di motocicili e pedoni, oltre a danneggiare le sospensioni degli autoveicoli. Presto sarà disposto l'intervento che sarà effettuato con modalità tali da non creare eccessivi intralci al traffico.

lunedì, gennaio 23, 2006

Appuntamenti.

sabato, gennaio 21, 2006

Via Liguria, ecco il semaforo!

Una delle critiche più feroci mossa all'attuale amministrazione circoscrizionale e comunale dall'opposizione era quella relativa alla mancata installazione di un semaforo nella via Liguria, teatro di non pochi incidenti stradali. In particolare qualche consigliere rimproverava alla maggioranza che mi sostiene di non aver fatto in pochi anni ciò che altri non sono mai riusciti ad ottenere in decenni di presenza in Circoscrizione. Ora, grazie soprattutto all'impegno del presidente della commissione Traffico, questa critica non può più essere rimproverata al centro-destra: il semaforo é stato finalmente installato. Naturalmente, mentre le colpe erano di uno solo, ora i meriti saranno di tutti ed in prima fila ci sarà chi ha detto quotidianamente che non ci saremmo mai riusciti...

venerdì, gennaio 20, 2006

Inaugurata la sede della Circoscrizione n.1

Nella giornata di mercoledì scorso abbiamo inaugurato la sede della Circoscrizione, ristrutturata e senza barriere architettoniche. Si è colta l'occasione per presentare anche il nuovo sportello rivolto agli extracomunitari, organizzato in collaborazione con l'associazione "I Sardi", che terranno in sede dei "mediatori culturali" per assistere i non-italiani nelle loro pratiche burocratiche. L'ufficio anagrafe aprirà tra qualche giorno: il tempo di riordinare le pratiche e ripristinare tutti i servizi.

Precisazione inviata al GDS

Chiedo cortesemente di poter precisare alcuni aspetti in merito all’articolo apparso su “Il Giornale di Sardegna” del 20/1/2006, in quanto da esso apparirebbe che della mancata partenza di 28 anziani ad Alghero sarebbero causa le beghe politiche in Circoscrizione.

1) Per quanto riguarda i soggiorni, nel Comune di Cagliari vige un regolamento secondo il quale è previsto un contributo dei partecipanti: più alto è il reddito, maggiore è il contributo;
2) Come confermato dalla dott.ssa Ada Lai, dirigente dei Servizi Sociali, al vs. collaboratore, il Consiglio della Circoscrizione non aveva la possibilità di stabilire criteri che fossero in contrasto con il regolamento comunale;
3) Non si capisce come possa il consigliere Raspino, autore della proposta che richiamava il regolamento citato, asserire che “i meno abbienti sarebbero stati penalizzati dal presidente”, essendo il presidente della Circoscrizione un mero esecutore della delibera del Consiglio che correttamente ha richiamato il regolamento comunale;

martedì, gennaio 17, 2006

Riapre la sede di via S. Margherita

Finalmente si riapre. Domani alle 10 l’ufficio circoscrizionale di via S. Margherita riapre i battenti dopo i lavori di ristrutturazione grazie ai quali sono state rimosse le barriere architettoniche. Si inaugura domani anche il nuovo sportello che offrirà servizio di orientamento nel mare magnum della burocrazia italiana ai cittadini extracomunitari residenti a Cagliari.

lunedì, gennaio 16, 2006

Articolo de "L'Unione Sarda" sulle modifiche al regolamento ZTL

In arrivo i pass per chi non risiede nel centro storico
Alla fine arriveranno. Le modifiche richieste dai cittadini del centro storico sull'estensione dei pass ai domiciliati e ai furgoni saranno prese in esame dall'amministrazione comunale, che discuterà la settimana prossima gli eventuali cambiamenti. Il requisito per avere il talloncino arancione è stato già individuato: sarà necessario essere domiciliati in una zona a traffico limitato e presentare un contratto di affitto registrato. «In questo modo andremo incontro solamente a chi abita e vive nel centro storico, evitando che qualcuno possa approfittarne», spiega Maurizio Onorato, assessore alla viabilità. La vecchia normativa prevedeva che anche chi abitava nel quartiere avesse il lasciapassare: tradotto in numeri significava più di 300 permessi, che per alcuni avrebbero vanificato l'istituzione stessa della ztl. Inoltre, il domicilio può essere eletto anche in comuni diversi, contemporaneamente. Il rischio era quello di invogliare a delle dichiarazioni di comodo, per transitare e sostare dove è vietato. «Ben vengano le modifiche, ma bisogna evitare che diventino un privilegio per pochi. Una buona amministrazione ha il dovere di farlo», ammonisce Ugo Storelli, presidente della commissione Viabilità. Ancora indecisione sugli autocarri. Il regolamento originario li esclude ma anche per questo punto sono attualmente al vaglio delle modifiche. Con tutta probabilità verranno ammessi alla sosta i camion di piccole dimensioni (anche un'utilitaria può essere immatricolata come autocarro, oltre alle station wagon), ma non è ancora stato individuato il criterio che mette tutti d'accordo. Perchè queste due intenzioni si trasformino in atto amministrativo è necessario aspettare la prossima settimana. Prima sotto forma di delibera di Giunta, poi messa ai voti del Consiglio. Questo l'iter illustrato dall'assessore. Soddisfatto «per il metodo scelto e per le promesse mantenute» il presidente della circoscrizione uno Alessandro Serra, che aveva sollevato il problema degli studenti fuori sede residenti in provincia ma che vivono in città. Non sarà revisionata, almeno per quest'anno, la procedura per l'emissione del pass. I cittadini dovranno avere la pazienza di sopportare la triplice fila (ufficio di via san Giovanni, Poste e ritorno) che nelle intenzioni sarebbe stata ideata proprio per loro, per evitare il pagamento di un pass non accordabile. Michele Ruffi

domenica, gennaio 15, 2006

Il Lungomare.

Il lungomare del porto di Cagliari si allunga e si protende verso il viale La Playa. L'inaugurazione del nuovo tratto di passeggiata segue di pochi mesi l'abbattimento del muro sul Molo Ichnusa. Resta, speriamo non per sempre, l'orrenda cancellata imposta dalle norme anti-terrorismo, ma i Cagliaritani possono ora sperare che il grande lungomare da via Roma a S. Elia non sia più un sogno irragiungibile.

Piazza Yenne, proseguono i lavori

Proseguono i lavori nella piazza del rione Stampace. Il granito prende sempre più il posto delle scomodissime e sconnesse pietre, che erano diventate ormai una vera e propria trappola per i passanti. La Circoscrizione per anni ha sottolineato la necessità di un intervento che finalmente sta giungendo a compimento. Purtroppo resterà al suo posto la scultura posta negli anni '90 al centro della piazza, assolutamente inadeguata al contesto in cui è stata inserita. Qualcuno ha pensato che, quando abbiamo chiesto la rimozione di essa, ci riferissimo alla statua di Carlo Felice o alla pietra miliare dell'omonima strada. Niente di tutto questo: il riferimento è alla scultura che "orna" la fontana al centro della piazza. Riusciremo un giorno a farla collocare in un luogo più adeguato?

sabato, gennaio 14, 2006

Via libera ai pass-ZTL ai domiciliati

Giovedì scorso ho avuto un incontro in Comune con l’assessore al Traffico e Viabilità, Maurizio Onorato. Abbiamo parlato delle eventuali modifiche all’attuale regolamento per la concessione dei pass per la ZTL. E’ emerso quanto segue:

I pass verranno concessi anche ai domiciliati che presenteranno copia di un contratto di locazione ad uso abitativo, regolarmente registrato;
Sarà risolto il problema della mancata concessione del pass ai residenti muniti di autoveicolo immatricolato come autocarro;
La dimensione dei tagliandi sarà rivista;
La procedura di distribuzione sarà riformata, onde evitare i disagi sofferti quest’anno;
Il personale addetto alla distribuzione dei pass sarà dotato di nuovi pc ed altri mezzi per svolgere un lavoro più efficiente.

venerdì, gennaio 13, 2006

Partiti!

Sono partiti, finalmente. Questa mattina -appuntamento all’incrocio della via Roma con il Largo, ore 7.30- 50 anziani della Circoscrizione sono partiti per un soggiorno ad Alghero. I visi contenti e sinceri di quelle persone ripagano in un attimo dell’amarezza vissuta in un anno di confronti aspri in consiglio, dei boicottaggi del solito gruppo ben individuato di consiglieri, dei sofismi di chi concepisce la politica come qualcosa di fine a sé stesso e come mezzo di “scalata sociale”. Un doveroso grazie deve andare anche al nuovo assessore ai Servizi Sociali, che ha rispettato gli impegni, concedendo alla Circoscrizione i fondi per realizzare l’iniziativa.

martedì, gennaio 10, 2006

Conferenza stampa del sindaco sui rifiuti.

10/01/2006 - Si è tenuta stamattina la conferenza stampa indetta dal Sindaco di Cagliari per fare chiarezza su quanto sta accadendo nell’ambito del ritiro e dello smaltimento dei rifiuti nella città di Cagliari. All’incontro con la stampa, il Sindaco ha voluto immediatamente leggere un SMS ricevuto dall’Assessore Regionale all’Ambiente Tonino Dessì che dichiarava di non aver mai detto quanto riportato su Il Giornale di Sardegna. Per quanto concerne poi strettamente la gestione dei rifiuti, Floris ha voluto chiarire immediatamente che si possono distinguere varie fasi: la produzione (che avviene in ciascuna casa, in ciascuna industria, negli esercizi commerciali, etc.); la raccolta; il conferimento; la gestione delle discariche e la termodistruzione. Di queste, sono di competenza dell’Amministrazione comunale solo la raccolta ed il conferimento dei rifiuti, mentre le altre fasi sono sotto la responsabilità di altri soggetti. Il Sindaco ha voluto sottolineare che, per esempio, la Regione, attraverso un accurato processo di coordinamento all’interno dei suoi uffici, avrebbe dovuto valutare un’opportuna alternativa alla chiusura dei forni del Tecnocasic e della discarica di Serdiana. La stessa apertura del secondo modulo di Villacidro avverrà in una situazione di emergenza che sarebbe stata possibile prevedere e che si ripeterà non appena le discariche si esauriranno nuovamente. Prendendo spunto ancora da quanto scritto nei giorni scorsi sui quotidiani locali, il Sindaco ha voluto precisare che, anche per quanto attiene la raccolta differenziata, le uniche responsabilità dell’Amministrazione sono attribuibili alle fasi di pura raccolta e di conferimento. Per quanto attiene la fase di raccolta, si sta procedendo ad un aumento dei cassonetti in tutta la città di Cagliari. Sono presenti attualmente: 420 cassonetti per la raccolta della carta a cui si aggiungeranno ulteriori 120 a nolo; 420 cassonetti per la raccolta del vetro che saranno affiancati da altri 50 a nolo; 120 per la plastica che diventeranno 320 con quelli a nolo e 550 cassonetti per l’organico nei quattro quartieri pilota (Pirri, Mulinu Becciu, Genneruxi e Quartiere Europeo) che saranno potenziati con ulteriori 45.000 utenze con biopattumiera da 10 litri per singola utenza, circa 1.500 cassonetti stradali ed alcune isole ecologiche costituite da contenitori di grande volumetria per il conferimento degli sfalci di verde. Rimangono attivi i 4.000 cassonetti per la raccolta indifferenziata, di cui 1.000 verranno sostituiti perché in cattive condizioni. Sia in questa fase che nella successiva di conferimento, l’Amministrazione ha dovuto affrontare grossi problemi derivanti dalla gestione delle società che si occupano di rifiuti. Da Natale scorso, per esempio, a causa delle problematiche connesse all’impianto del Tecnocasic, non è regolare la raccolta di materiale ingombrante (legnoso e materassi). La plastica viene conferita presso l’impianto Sarda Macero di Sestu, perché l’impianto di Macchiareddu (SO.MA. Ricicla) ha chiuso dal 29 Dicembre scorso a tempo indeterminato. Anche l’impianto di Macchiareddu che si occupava di carta e cartone (Papiro Sarda) ha chiuso da prima di Natale fino probabilmente ad oggi (10 gennaio, ndr.). L’unica raccolta che funziona regolarmente è quella di vetro, latta e lattine che viene conferita in un impianto di San Sperate (EcoSanSperate), mentre per le altre l’alternativa è disporre i rifiuti temporaneamente in aree di stoccaggio che ben presto si esauriscono. Floris ha tenuto a precisare che oltre subire questa situazione non direttamente attribuibile alla gestione comunale, l’Amministrazione si ritroverà ben presto a sostenere degli ulteriori costi che appesantiranno notevolmente il bilancio. La Regione infatti ha equiparato i costi delle discariche a quelli delle tecnostrutture, elevando la tariffa imposta per usufruire delle prime ai livelli dell’utilizzo dei forni. Fino ad oggi infatti il conferimento di rifiuti al Tecnocasic è costato circa 116 euro a tonnellata, a cui si aggiunge una multa pari al 20% di tale somma per non aver raggiunto la quota di differenziata imposta dalla Regione. Conferendoli a Villacidro, il Comune pagherà le stesse somme incrementate delle spese di trasporto per circa 20 Km in più (pari a circa 7,19 euro + IVA10% a tonnellata) per usufruire di una discarica piuttosto che di un termodistruttore. L’Assessore alla Pianificazione dei Servizi, Giorgio Angius, ha voluto sottolineare quanto tutti questi problemi si ripercuotano nel Comune di Cagliari che conferisce 300 tonnellate di rifiuti al giorno, di cui il 10% sono differenziati ed a cui spesso vengono attribuite delle responsabilità non proprie. Si potrebbe – ha aggiunto l’Assessore – ampliare la quota di differenziata di almeno il 5% e lo si farà con la presenza di ulteriori 6.000 cassonetti per grandi utenti (uffici, bar, ristoranti, etc.), ma sarebbe auspicabile anche la presenza di nuovi siti in cui conferire questi rifiuti ed un’efficiente sinergia tra le Istituzioni per risolvere i problemi fin qui emersi. In conclusione del suo intervento, Angius ha voluto poi far presente che un buon 10% dei rifiuti presenti nei cassonetti della Città in realtà appartiene ad alcuni cittadini che non attuano la raccolta differenziata nei loro comuni. Per individuarli, – ha proseguito – sarebbe auspicabile anche un’unica gestione d’area vasta
(dal sito dell'ufficio stampa del Comune di Cagliari)

lunedì, gennaio 09, 2006

Fabrizio Quattrocchi
















Ora anche noi abbiamo visto "come muore un Italiano".
Altro che mercenario...

Articolo de "L'Unione Sarda" sui pass ZTL

Pass da ridiscutere: spiraglio per chi ha solo il domicilio Chi ha detto che un regolamento comunale è per sempre? Di certo non l'assessore al Traffico che, soppesato il malumore provocato dal blocco dei pass Ztl per chi ha a Cagliari soltanto il domicilio, s'incarica di gettare acqua sul fuoco: «Nulla in contrario a discutere questa limitazione, a patto che ci si intenda sull'idea di fondo». Due giorni fa, il cambio di rotta ha fatto tremare i 336 cittadini che hanno ottenuto il pass, pur avendo la residenza in un'altra città. Contemporaneamente è saltato fuori che centinaia di persone hanno libero accesso alle zone a traffico limitato grazie ai lasciapassare di servizio: militari, consiglieri comunali, presidenti di circoscrizione, assessori comunali e regionali, presidenti di Provincia e Regione, perfino i dirigenti dei Servizi comunali, l'arcivescovo, più una serie di giornalisti. Tutto lecito, per carità, ma è difficile capire perché a loro è concesso ciò che ad altri è negato. Le nuove norme approvate dal Consiglio comunale il 13 luglio 2005 - ventuno favorevoli e undici contrari - sono in certi casi restrittive, ma così restrittive che il primo a sollevare qualche dubbio è Maurizio Onorato. In vacanza fuori città, l'assessore fa sentire la sua voce via telefono: «Non sono contrario a rivedere qualche norma. Su alcune avrei anche più di un'osservazione da fare. Bisogna però condividere la linea di fondo. Lo dico subito: sono favorevole a concedere i pass a chi ha il domicilio». Per adesso è difficile sapere quanti sono i pass di servizio in circolazione. «Ci vuole tempo per estrapolarli» - sostiene il dirigente dell'assessorato Sergio Murgia - «I dati vanno spiegati uno per uno, per averli si rivolga lunedì all'assessore». Più disponibile Ugo Storelli, presidente della commissione Traffico: «Abbiamo seguito l'esempio di Bologna. Ai non residenti danno il pass per un anno, il tempo per spostare la residenza in città. È un modo per evitare che una marea di gente usufruisca dei servizi che la città offre senza avere la residenza. Comunque, i regolamenti si scrivono e si applicano, ma si possono modificare, tenendo presente che bisogna incentivare le persone che vivono a Cagliari a stabilire la residenza». Una proposta? «Il pass provvisorio per due anni in attesa della residenza». A parole sembra che i problemi siano facilmente risolvibili. Resta da capire se e quanto tempo impiegherà il Consiglio a modificare il regolamento. Sempre che la campagna elettorale lo permetta.(p. pa.)

sabato, gennaio 07, 2006

Soru taglia tutto? Non proprio: miliardi spesi per consulenze esterne


"Soru sta facendo molto per la Sardegna": quante volte negli ultimi mesi abbiamo sentito questa espressione, senza che venisse accompagnata da motivazioni concrete. A dire il vero, anche qualche elettore fedele del centro-destra si è fatto sedurre dal decisionismo del presidente sanlurese, dalla politica dei tagli, da quella sui piani paesaggistici e dalla tassa "anti-VIP". Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, invero, qualche perplessità è stata manifestata: non tanto per amore verso i vari Briatore e "compagnia brindante", che certamente non suscita alcuna compassione, quanto nel timore che una simile misura finisca per colpire i Sardi non residenti che amano tornare in Patria durante le vacanze e rischi di bloccare importanti investimenti nella nostra Regione. Sorvolo sulla cosiddetta legge "salva-coste" perchè non voglio sconfinare nel pettegolezzo dei tuffi in mare dal davanzale di casa del sig. Soru, in quanto credo che dietro ci sia un giro d'affari ben più consistente. Sorvolo, altresì, sull'espediente delle "norme intruse": se fossero foriere di novità positive per i Sardi, non avrei nulla in contrario anche all'adozione di un simile "escamotage", il cui uso tante volte è stato rimproverato al centro-destra. Passi pure il ritorno dei Piemontesi al governo della Sardegna proprio da parte di chi sprizzava sardismo da tutti i pori, al punto da non tollerare nemmeno la mancanza del "panino sardo" negli aeroporti. La notizia importanteè un'altra e a riportarla oggi è il "Giornale di Sardegna", testata nota per la sua simpatia verso il sig. Soru: nell'ultimo anno le consulenze esterne sono raddoppiate. Questa notizia dà una chiara idea di come non ci sia niente di nuovo sul fronte politico sardo: il "Governatore" fa le stesse cose dei suoi predecessori, con l'aggravante di aver fatto tagli in ogni campo e non nell'unica voce in cui si poteva e si doveva tagliare a più non posso. Come si fa a dire ai Sardi che i cordoni della borsa devono essere stretti e poi allargarli generosamente a favore di persone ben individuate? Sicuramente ora ci diranno che si tratta di consulenze commissionate a professionisti di chiara fama, indispensabili a tracciare le linee guida dello sviluppo della Sardegna... Questo mi ricorda una trasmissione di una TV locale, intitolata "Vent'anni fa": si vedono le "vecchie volpi" della politica regionale, più aitanti e con qualche capello in più (ma già vecchi dentro), che promettono sempre le stesse cose (zona franca, occupazione, turismo, tutela ambientale, etc. etc.). Tra qualche anno all'elenco si aggiungerà il signore di Sanluri.

venerdì, gennaio 06, 2006

Basta vandali al Bastione!

Nei giorni scorsi i vandali sono rientrati in azione, se mai hanno smesso, presso la Terrazza Umberto I del Bastione S. Remy, recentemente restaurata con la spesa di un'ingente somma di pubblico denaro. La foto che pubblico sul blog si riferisce allo scorso Aprile, quando, avendo assistito a scene di ordinario teppismo, segnalai la cosa prima telefonicamente ai Vigili Urbani (che non mandarono nessuno per carenza di unità disponibili) e poi, per lettera, al Sindaco, al Questore ed al Prefetto. Purtroppo, come riportato dall'articolo di oggi su "L'Unione Sarda", i fatti si sono ripetuti anche nei giorni scorsi. Eppure basterebbe utilizzare le telecamere a circuito chiuso già presenti su tale area per incastrare questi idioti.

giovedì, gennaio 05, 2006

Articolo de "L'Unione Sarda" sui pass ai domiciliati

Traffico in centro, giro di vite per le auto
Essere domiciliato in una via in Ztl (Zona a traffico limitato) non basta più per ottenere il pass. La brutta sorpresa riguarda 336 persone che fino all'anno scorso avevano la possibilità di entrare e parcheggiare nelle zone a traffico limitato in cui abitano, con regolare contratto d'affitto, e che dal 31 gennaio non faranno più parte dei beneficiari dei pass. Il regolamento parla chiaro: per avere il lasciapassare nelle Ztl di Castello, Marina, Stampace e Villanova è necessario essere residenti. Oppure rientrare in una delle categorie particolari che non devono fare l'iscrizione anagrafica (dal decreto del presidente della Repubblica del 30 maggio del 1989): militari di leva e di carriera, ricoverati in istituti di cura e detenuti in attesa di giudizio. Lavoratori in trasferta in città e studenti universitari fuori sede, si mettano l'anima in pace e inizino a cercare altre soluzioni per parcheggiare l'auto. Nel 2004 sono stati consegnati 336 pass ai domiciliati non residenti: 135 a Villanova e 86 a Castello. La sorpresaMalgrado la validità dei pass per la ztl sia stata prorogata di un mese (fino al 31 gennaio), in molti hanno già scoperto l'inatteso regalo contenuto nel nuovo regolamento delle zone a traffico limitato. «I responsabili degli uffici della Ztl stanno facendo il loro dovere, applicando un regolamento che è stato approvato dal Consiglio comunale», spiega l'assessore alla Viabilità, Maurizio Onorato. Fino all'anno scorso i pass venivano consegnati anche a chi era domiciliato, seppur non residente, nei quartieri interessati dalle limitazioni al traffico: unica condizione, non essere residente in provincia di Cagliari. «Nel dare il nostro parere positivo al nuovo regolamento pensavamo di eliminare questa stranezza ? sottolinea il presidente della circoscrizione del centro storico, Alessandro Serra - estendendo anche a chi risiede in provincia, ed è domiciliato in città, la possibilità di avere il pass. Invece rifacendosi a un decreto del presidente della Repubblica, si pongono ulteriori limitazioni». Dagli uffici della ztl la conferma è immediata: «Il regolamento è chiaro ? commenta il dirigente Sergio Murgia ? solo i residenti possono avere i pass». I numeriNel 2004 sono stati distribuiti 336 pass ai domiciliati non residenti. La parte più grossa era distribuita nei quartieri di Villanova (135) e Castello (86), dove sono molti gli studenti universitari. I restanti erano in mano ai domiciliati di Marina (59), Stampace basso (42) e Stampace alto (14). FormatoSotto accusa anche la novità della dimensione del pass: quasi quadruplicato rispetto a prima. E poi c'è la solita tassa di cinque euro da pagare. Insomma è sempre una Ztl che fa storcere il naso. Matteo Vercelli
04/01/2006

Cento righe per An



La conferenza programmatica di Alleanza Nazionale che terremo alla Fiera di Roma dal 3 al 5 di Febbraio dovrà lanciare proposte e progetti per il futuro ma non potrà prescindere nel suo avvio da un bilancio sul tanto lavoro svolto in questi anni di legislatura.Alleanza Nazionale ha contribuito ad un “fatturato” politico senza precedenti. Il solo elenco delle riforme realizzate dovrebbe mettere a tacere i nostri avversari. E’ stato reso definitivo il regime del carcere duro per i boss della criminalità organizzata, il 41 bis. Si sono moltiplicate le missioni militari all’estero. E’ stata abolita la leva obbligatoria. Sono stati istituiti poliziotti e carabinieri di quartiere. Una recente legge ha aggravato le pene per i delinquenti abituali. La Legge Fini-Bossi ha disciplinato in maniera più severa l’immigrazione, contrastando la clandestinità e favorendo l’integrazione di chi lavora onestamente nel nostro Paese.E’ stata approvata la riforma istituzionale che ha toccato più di cinquanta articoli della Costituzione. La Legge Biagi ha contribuito ad una riduzione record della disoccupazione. Sono stati erogati maggiori stanziamenti per gli anziani anche con l’ultima legge finanziaria. E’ stata approvata un’equa riforma delle pensioni. Sono state aumentate per almeno due milioni di italiani le pensioni minime. E’ stata approvata la riforma fiscale con l’abolizione, tra l’altro, della tassa di successione e della tassa sulle donazioni. Si è ampliata a dismisura la fascia di italiani che sono esonerati dal pagamento di qualsiasi tributo fiscale. E’ stato favorito il rientro dei capitali in Italia. Sono state approvate la riforma del diritto societario e quella del diritto fallimentare. Sono stati varati innumerevoli provvedimenti a sostegno della nostra agricoltura. E’ stato varato il nuovo Codice dell’ambiente insieme a tante altre misure per la tutela delle nostre acque e del nostro territorio. E’ stata approvata una nuova normativa riguardante l’accesso alle libere professioni. Sono stati ridotti i rallentamenti burocratici di ogni genere e tipo. Si è moltiplicato a dismisura l’accesso alla banda larga (Internet veloce) ed è stata approvata una storica e moderna riforma del sistema radiotelevisivo. La Legge Obiettivo ha facilitato la moltiplicazione degli investimenti in grandi ed importanti opere pubbliche. Sono state varate la riforma della scuola e quella normativa dell’università. Sono stati riformati gli enti di ricerca. Il nuovo Codice della strada ha consentito di far diminuire del 20% il numero dei morti sulle strade. Abbiamo un nuovo ordinamento giudiziario. Sono stati ridotti i prezzi dei farmaci ed introdotte nuove normative in materia di sanità. L’abolizione del fumo ha rappresentato una svolta di grande civiltà e maturità per il popolo italiano. C’è una nuova legge per la fecondazione assistita. Ci sono nuove norme a tutela del “made in Italy”. E’ stata migliorata l’efficienza della protezione civile italiana che in Patria e all’estero si è fatta apprezzare ed ammirare. E’ stato tutelato il made in Italy con norme fondamentali per proteggere i nostri prodotti di qualità. Una nuova legge ha istituito il 10 Febbraio di ogni anno “La giornata del Ricordo” per rendere omaggio agli italiani massacrati dai comunisti nelle foibe sul confine orientale, alla fine dell’ultima Guerra. Grazie alla destra, gli italiani all’estero potranno votare alle elezioni politiche. L’elenco, visto nel suo insieme, dimostra quanto si sia fatto. Quando governò la sinistra, tre governi in cinque anni, risse continue, personalismi e paralisi crearono gravi danni all’Italia. Tutte queste riforme sono state attuate nonostante l’undici settembre 2001, l’attacco del terrorismo, una serie di conflitti che minacciano le basi stesse della nostra convivenza civile, della nostra libertà e della nostra democrazia.Se governasse la sinistra (e lo diremo con chiarezza dati alla mano, nella la conferenza programmatica) l’Italia rischierebbe la paralisi totale. Divisioni nello schieramento a noi avverso, su tutti i temi principali. Chi vuole abolire il Concordato, e chi no. Chi vuole ratificare matrimoni gay e vuole distruggere la famiglia e chi invece, si dice contrario. Divisioni sulla realizzazione di opere pubbliche (la vicenda no-tav è stata eclatante al riguardo) e incertezze sul futuro energetico dell’Italia. Contrarietà a norme più severe nei confronti dell’immigrazione e liti a sinistra anche quando qualche sindaco, con più pragmatismo, ritiene che la questione non possa essere elusa. Blocco di ogni opera destinata a smaltire o distruggere i rifiuti, no ai centri di trattenimento temporaneo per contrastare l’immigrazione clandestina e spaccature e divisioni sulla politica estera, sulle missioni militari di pace, sui criteri con cui combattere il terrorismo fondamentalista che minaccia la nostra civiltà.Cosa farebbe la sinistra, se mai dovesse vincere grazie alla sua campagna di odio e di denigrazione? Paralizzerebbe l’Italia.Ma non potremo limitarci ad un bilancio sull’eccellente lavoro fatto, né potremo concludere la conferenza denunciando i limiti e le contraddizioni della sinistra.Sui principali temi Alleanza Nazionale si presenterà con le carte in regola, in vista di una ulteriore intensa stagione di governo. Più di venti gruppi di lavoro tematici affronteranno tutte le questioni principali, dall’economia alla sicurezza, dalla difesa alla famiglia, dal commercio alla cultura, dall’agricoltura alla salute, e così via affrontando qualsiasi materia. Documenti sintetici che non solo riassumono il lavoro fatto, ma indicano le proposte per il futuro sono già stati predisposti dai responsabili dei dipartimenti e settori, con un coinvolgimento di chi ha responsabilità di governo.Da questo immenso lavoro trarremo alcune proposte emblematiche che per quanto riguarda il fisco, la sicurezza, la famiglia, l’interesse nazionale, la lotta alla criminalità interna ed internazionale, caratterizzeranno il ruolo di Alleanza nazionale. Pur affrontando tanti temi non correremo il rischio del “programmismo” che ha colpito la sinistra. Le recenti conferenze programmatiche della Margherita e dei Ds si sono caratterizzate per il vuoto propositivo. L’ampiezza dei volumi scritti è servita a nascondere la mancanza delle scelte. Del resto le liti e le contraddizioni dello schieramento di sinistra non consentono a quei partiti di dare indicazioni chiare. Noi le faremo. Daremo delle parole d’ordine ben precise Vogliamo offrire delle bandiere da innalzare a tutto il nostro mondo. A quella vasta militanza che sarà la risorsa principale per affrontare una impegnativa campagna elettorale.A quegli organi di informazione che hanno sollecitato le forze politiche a riassumere in non più di cento righe i propri principali obiettivi, risponderemo con quelle cento righe, ma soprattutto con la forza dei fatti che esse conterranno. Programmi e valori. Non odio e chiacchere a vuoto. Una destra con i piedi ben piantati nel presente, animata del consueto realismo, ma ansiosa di essere ancora protagonista verso il futuro. Questi gli obiettivi e lo spirito con cui ci accingiamo ad affrontare questa conferenza programmatica di Alleanza nazionale che, dopo quelle di Verona 1998 e di Napoli 2000, segnerà un altro momento importante nel percorso della destra di governo.
di Maurizio Gasparri
(tratto da www.alleanzanazionale.it)